Cos’è e qual’è la storia della “Lega Araba”

Lega Araba: generalità e definizione

In ottica internazionale si sente spesso parlare di “Lega Araba”, senza sapere di preciso a cosa i giornalisti specializzati si riferiscano nel citare l’organizzazione in questione.

Nello specifico, cosa si intende per “Lega Araba”? E quali sono le sue caratteristiche?

La Lega Araba non è altro che un’organizzazione internazionale attiva sostanzialmente in due aree definite, il Nord-Africa e il Medio Oriente. Alle due aree in questione si aggiunge anche il Corno d’Africa, vale a dire la penisola localizzata nella parte più orientale dell’intero continente e comprendente il Gibuti, la Somalia, l’Etiopia e l’Eritrea.

Finalità della Lega Araba è quella di garantire la creazione, il consolidamento e il rinnovo dei rapporti polici tra i paesi che aderiscono all’organizzazione, con l’obiettivo di favorire una collaborazione pacifica di stampo politico ed economico per tutelare e salvaguardare l’indipendenza delle nazioni appartenenti alla cultura araba.

Oltre alla politica e all’economia, l’organizzazione si occupa anche di migliorare le relazioni internazionali, spingendo per l’istituzione di iniziative culturali in grado di rappresentare il meglio dell’identità araba in tutto il mondo.

La nascita della Lega Araba

La Lega Araba è stata fondata ufficialmente attraverso il Protocollo di Alessandria, sottoscritto da Iraq, Siria, Egitto, Giordania e Libano in data 22 marzo 1945.

All’epoca la seconda guerra mondiale era ancora in corso in gran parte dell’Occidente, con il conflitto che non sarebbe terminato prima di un paio di mesi, ma già dalla metà degli anni ’20 si registrarono alcune iniziative indipendentiste da parte di alcuni paesi nordafricani.

Era il 1922 quando l’Impero ottomano, la cui esistenza si protraeva praticamente da più di sei secoli, venne definitivamente abolito a favore della creazione della Repubblica di Turchia.

Come già anticipato, con la caduta dell’Impero iniziarono a manifestarsi i primi veri sentimenti di indipendenza da parte di tutti quei paesi che erano stati controllati direttamente dagli ottomani o dalle potenze coloniali europee.

Per evitare eventuali ricadute dal punto di vista del controllo esterno dell’area nordafricana, gli Stati facenti parte del territorio in questione decisero di collaborare affinché potesse prendere forma un’organizzazione internazionale in grado di rappresentare gli interessi dei suoi adepti.

Tuttavia, si dovette aspettare sino al 1945 affinché si potessero vedere i frutti di quella che sarebbe diventata a tutti gli effetti una Lega perfettamente funzionante e operativa nei territori sopra citati. Il 22 marzo 1945, infatti, entrò in vigore il Protocollo sottoscritto circa 5 mesi prima (7 ottobre 1944).

La crescita e lo sviluppo dell’organizzazione

Inizialmente erano sei i membri facenti parte della Lega Araba, vale a dire i cinque membri fondatori (Egitto, Libia, Iraq, Siria, Libano e Giordania) e l’Arabia Saudita.

Col tempo, però, per favorire la crescita dell’organizzazione, vennero annessi ad essa diversi altri paesi afferenti alla cultura araba e localizzati nell’area nordafricana o nel Medio Oriente: paesi come l’Algeria e il Marocco, il Kuwait e lo Yemen, la Tunisia e l’Oman, i quali entrarono a pieno diritto nella Lega Araba come Stati indipendenti.

Ad oggi l’organizzazione conta ben 22 membri distinti, a cui vanno aggiunti 4 osservatori (Brasile, India, Venezuela ed Eritrea) accostati alla Lega, ma senza farne parte in maniera effettiva.

Sin dal principio la Lega Araba si è mossa per tutelare gli interessi di quei paesi ritenuti sottosviluppati rispetto alle grande potenze occidentali, tant’è che, vista la sua storia decennale, oggi è possibile guardare all’organizzazione come un tentativo perfettamente riuscito e all’avanguardia di integrazione tra Stati del terzo mondo. Inoltre, il livello avanguardistico della Lega Araba può essere misurato anche nella volontà da parte dei paesi membri di lottare contro la colonizzazione, facendo valere i principi di indipendenza statale molto prima che questi venissero messi nero su bianco attraverso l’operato dell’ONU.