Giovani idee imprenditoriali di successo

La Provincia di Treviso per la Giovane Imprenditoria: sono stati premiati quest’oggi al Sant’Artemio i vincitori della VI edizione del Concorso per idee e progetti a favore della giovane impresa della marca trevigiana – “La tua idea, la tua impresa”.

Presentato, inoltre, il monitoraggio provinciale effettuato sulle “aziende che hanno sfidato la crisi”. E, per l’occasione, è stato consegnato un riconoscimento a 2 aziende trevigiane che hanno conquistato un premio internazionale prestigioso, il XXII Compasso d’Oro ADI: l’Arper spa e l’Hangar Group.

A presentare la conferenza il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro l’assessore provinciale alle Attività Produttive, Michele Noal, inoltre presenti il vice presidente di Unindustria Treviso, Ennio Bianco. Erano in sala Mirco Casteller per Confartigianato e Diana Sartorato Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Unascom Confcommercio.

Per la Arper spa sono intervenuti il fondatore Luigi Feltrin e l’amministratore delegato Claudio Feltrin, mentre per l’Hangar Group i due fondatori Alberto Bovo e Sandro Manente.

I vincitori della VI edizione del Concorso per idee e progetti a favore della giovane impresa della marca trevigiana – “La tua idea, la tua impresa”: 1° classificato – Sottana Marco nato a Treviso il 07/10/1976, residente a Paese, con il progetto “Sensation Plus – distributore di creme”; 2° classificato – Campaner Silvano nato a Treviso il 09/01/1986, residente a Zenson di Piave, con il progetto “Bacco sistema di tutori da vigneto per conservazione paesaggistica”; 3° classificato – Marin Francesco nato a Vittorio Veneto il 11/02/1983, residente a Conegliano, con il progetto “Safe City – orologio salvavita con localizzazione Gps”; 3° classificato – Alberti Elena nata a Treviso il 14/05/1981, residente a Treviso, con il progetto “Disindustrial artigianato artistico”.

Il presidente Muraro, rivolgendosi ai giovani ha voluto citare la celebre frase Steve Jobs “Siate Affamati Siate Folli” e quindi ha continuato parlando del messaggio che si vuole dare con la presentazione di oggi, cioè “in un momento di crisi ci sono anche esempi positivi che possono dare coraggio al territorio”. Sempre Muraro ha ricordato, infatti, che “sono tante le aziende trevigiane da premiare, ma oggi abbiamo voluto dare un omaggio simbolico a due che recentemente hanno vinto un prestigioso premio internazionale nel mondo design portando così il loro contributo alla creatività trevigiana.

Quindi, voglio incoraggiare le tante idee anche dei giovani, perché tutto può diventare realtà: che il premio che consegniamo oggi a questi 4 giovani sia per loro solo l’inizio di una lunga carriera”.

L’assessore provinciale, Michele Noal presentando il concorso provinciale “Idee e progetti per la giovane impresa” ha sottolineato che “bisogno dar modo ai giovani di potersi esprimere in un mondo dove è difficile passare dalle idee alla realtà imprenditoriale. Sono 39 i ragazzi che hanno partecipato a questo bando, ne abbiamo premiato 4 in questa edizione”. “Abbiamo un debito verso le generazioni futuro. Noi dobbiamo impegnarci per garantire sempre maggiori servizi, ad esempio ripartendo dalla scuola e dall’Università. Per essere competitivi in questo mercato globale un’azienda non può che avere una presenza internazionale e cultura sapendola incorporare nei prodotti”, ha aggiunto Ennio Bianco.

Il concorso per idee e progetti a favore della giovane impresa della marca trevigiana – “La tua idea, la tua impresa” giunto alla sua sesta edizione, è finalizzato a premiare le idee e/o progetti contenenti rilevanti elementi di novità, creatività o innovazione, nell’ambito della produzione di beni e/o fornitura di servizi. I progetti presentati possono riguardare i settori di produzione di beni, quali artigianato, industria e commercio, nonché la fornitura di servizi alle imprese e alle persone.

Non vengono considerati i progetti di impresa già posti in essere o in via di concreta realizzazione.

I requisiti di partecipazione sono: età compresa tra i 18 ed i 35 anni e residenza in provincia di Treviso da almeno 5 anni. Saranno premiate le idee e/o progetti ritenute meritevoli di considerazione e che si saranno collocati nelle prime tre posizioni utili della graduatoria. Per il primo classificato 5.000 euro, per il secondo classificato 3.000 euro, per il terzo classificato 2.000 euro.

I parametri che verranno tenuti in considerazione saranno:

  • 1. componente creativa e/o innovativa dell’idea e/o progetto;
  • 2. originalità dell’idea e/o progetto;
  • 3. fattibilità concreta e riproducibilità e/o replicabilità dell’idea o progetto;
  • 4. potenzialità di promuovere l’economia del territorio e di creare un indotto produttivo;
  • 5. sviluppo di processi produttivi a elevato contenuto tecnologico;
  • 6. utilizzo di nanotecnologie;
  • 7. capacità del progetto di riutilizzare infrastrutture esistenti o valorizzare le tradizioni produttive del territorio provinciale;
  • 8. ecocompatibilità del progetto;
  • 9. valenza sociale dell’idea e/o progetto presentato.

Fanno parte della commissione di gara, che ha valutato i progetti, oltre la Provincia di Treviso, anche le Associazioni di Categoria dell’Industria e del Commercio e dell’Artigianato.
IL MONITORAGGIO SULLE AZIENDE CHE HANNO SFIDATO LA CRISI

Il monitoraggio della Provincia di Treviso, effettuato sulle aziende che hanno sfidato la crisi, si è svolto in 3 diversi momenti: la prima azione ha riguardato la creazione di un sistema informativo di monitoraggio della crisi sul piano occupazionale, nella seconda fase è stata svolta un’analisi quanti-qualitativa dei flussi occupazionali per descrivere l’impatto della crisi sui diversi settori dell’economia trevigiana.

Infine, si è provveduto alla realizzazione di un’analisi puntuale mediante interviste dirette a un campione di imprese descrivendo casi di successo da cui ricavare azioni concrete applicabili a tutto il territorio. Le aziende oggetto dell’indagine sono imprese private con unità locali situate in Provincia di Treviso, con almeno un dipendente a esclusione di quelle appartenenti ai seguenti settori: agricoltura e pesca, amministrazione pubblica, attività di famiglie e convivenze e organismi internazionali. Queste imprese devono aver avviato o concluso almeno un rapporto di lavoro nel 2009. Nel 2009 nella Provincia di Treviso il 6,1% delle aziende presenti nell’archivio amministrativo (pari a 1.363 unità) ha avviato una procedura di crisi formalizzata. Tuttavia l’analisi mostra come l’80,7% delle aziende ha mantenuto stabile o ha variato non sensibilmente l’occupazione nel 2009. Il 13,4% delle imprese ha osservato una diminuzione significativa del numero di dipendenti e il 5,9% ha invece incrementato l’organico.

Le aziende che sfidano la crisi

E’ stato selzionato un campione di 15 aziende dislocate sul territorio provinciale che hanno registrato una situazione di aumento o di non diminuzione della forza lavoro impiegata, con le quali sono state realizzate tra maggio e giugno 2010 altrettante interviste dirette. Le 15 aziende intervistate appartengono ai settori del terziario (9 casi) e del manifatturiero (6 casi).

Ognuna di queste aziende opera in un sottosettore differente rispetto alle altre e presenta una dimensione superiore ai 20 addetti. Alcune aziende sono riuscite a cogliere i segnali di un rallentamento delle economie mondiali con qualche margine di anticipo sull’oggettivo manifestarsi della crisi. In altri casi, invece, la situazione di difficoltà ha colto le imprese in modo inaspettato.

Le interviste realizzate rilevano però anche la presenza di realtà che non sono state toccate dalla crisi.

Le risposte delle aziende intervistate?

Considerando l’ultimo biennio contraddistinto dalla crisi economico-finanziaria, nessuna azienda ha investito nella produzione in senso stretto.
Molti imprenditori hanno sottolineato come buona parte della tenuta della propria attività sia dovuta alla solidità finanziaria dell’azienda, alla buona abitudine di reinvestire i propri utili senza svuotare l’impresa dei capitali.

Dalle interviste raccolte emerge come i lavoratori siano ritenuti la chiave di volta non solo per il successo dell’azienda in passato, ma anche come punto di forza su cui fondare la ripresa. Gli effetti della crisi si sono infatti concretizzati in una maggiore attenzione alla crescita delle competenze del personale interno. Dagli incontri con le imprese, emerge in sintesi come formazione, ricerca e capacità di crescere quel tanto che basta per raggiungere una massa critica utile ad affrontare la competizione internazionale, costituiscano i punti principali che le aziende sono chiamate a mettere ai primi posti degli impegni per i prossimi anni, questo per permettere al tessuto produttivo locale di rimanere competitivo nei mercati.

Treviso, 06 Ottobre 2011